Vittorio Marcelli
Nell’ arsenale terapeutico, dei Medici di Medicina Manuale, sono presenti, delle soluzioni non manipolative dette Soft Tissue Techniques la cui azione si focalizza sui muscoli, sulla fascia e sui tendini.
Una tecnica sui tessuti molli è definita come una “procedura” rivolta a tessuti non scheletrici, con contemporaneo controllo della risposta e della variazione del movimento mediante l’utilizzo di una palpazione diagnostica.

Titolo di esempio
Tali tecniche prevedono l’utilizzo di tecniche di allungamento laterale, allungamento longitudinale (o lineare), pressione profonda, trazione e/o separazione dell’inserzione prossimale di un muscolo rispetto a quella distale.
L’utilizzo delle tecniche sui tessuti molli combina finalità conoscitive (le prime informazioni riguardano lo stato del tessuto e le zone con densità alterata) e terapeutiche (normalizzazione del tessuto). Spesso la finalità di queste tecniche è di preparare i tessuti molli per altre tecniche più definitive (es. tecniche dirette) che agiscono sulle strutture articolari sottostanti . Attraverso un allungamento meccanico migliorano la mobilità e l’elasticità della cute, della fascia e dei tessuti muscolari. Favoriscono la circolazione dei liquidi all’interno e attorno i tessuti molli, migliorando il ritorno venoso e linfatico e decongestionando parti del corpo compromesse da un trauma o da un processo patologico. Possono contribuire a risolvere casi di ipertono e spasmo e ad alleviare il dolore muscolo-scheletrico. L’intervento sui tessuti molli è costituito da una forza esterna applicata ai muscoli sottostanti. Allungamento laterale: la forza è applicata perpendicolarmente rispetto all’asse longitudinale del muscolo.
Allungamento longitudinale: la forza è applicata seguendo l’asse longitudinale del muscolo. Separazione dei punti di inserzione: la forza è applicata in entrambe le direzioni, lungo l’asse longitudinale del muscolo, per ottenere una separazione dei due punti di inserzione muscolare. Pressione profonda: consiste in una pressione costante esercitata su un muscolo in prossimità della relativa inserzione ossea.
L’applicazione di una forza esterna su un muscolo riguarda anche la cute, la fascia sottocutanea e la fascia profonda che avvolge il muscolo; di conseguenza questi tessuti sono influenzati dall’applicazione di tecniche sui tessuti molli.
Le tecniche sui tessuti molli prevedono principalmente l’uso di polpastrelli, dell’eminenza tenar e della superficie palmare del pollice. Il trattamento è modificato dalla velocità, dal ritmo e dalla durata dell’applicazione, ma, soprattutto, dal feedback costante dei tessuti, cioè dalla risposta ottenuta. La costante rivalutazione della risposta è l’elemento fondamentale delle tecniche sui tessuti molli: la tecnica termina non appena l’operatore ottiene la riposta desiderata.
