La storia della Medicina Manuale si può dividere in quattro grandi capitoli.

1) – L’ iniziatore della moderna terapia manipolativa è un medico di Kirksville (USA), A.T. Still (1830-1917) che inventa e sperimenta un gran numero di tecniche manipolative della colonna.

A.T Still, a suo dire nel 1865, si convince che la medicina del suo tempo non sia in grado di far fronte alla maggior parte delle malattie e sulla base dei successi da lui ottenuti con le sue manipolazioni, elabora una dottrina medico-filosofica, che individua in una “lesione osteopatica” della colonna la causa di una perdita delle difese o di quello che noi possiamo definire immunità naturale da parte degli organi che vengono così attaccati da ogni specie malattia. A questa dottrina dà il nome di Osteopatia. La diagnosi consiste nella ricerca della “lesione osteopatica” a mezzo di una fine palpazione, con cui viene ricercata la anormale posizione della vertebra nello spazio e la sua perdita della normale mobilità. A partire dal 1892, Still fonda diverse scuole mediche, ove, oltre ad insegnare la medicina tradizionale, viene insegnata l’Osteopatia. Negli U.S.A. dal 1963  i “Colleges of Osteopathic Medicine”, attualmente circa 30, sono parificati alle altre Facoltà Universitarie di Medicina e continuano l’insegnamento dell’Osteopatia accanto ai normali studi di Medicina. La gran parte di questi medici in realtà svolge attività  di Medicina in tutte le specialità (inclusa la chirurgia) e solo una modesta percentuale di laureati nei “Colleges of Osteopathic Medicine”, si occupa della Medicina Manuale.

2) – L’Osteopatia arriva in Europa attorno agli anni ’20 per opera di Lavezzari in Francia e, in seguito, di J. B. Mennel in Inghilterra. (inserire foto di J.B. Mennel e foto copetrina libro Mennel che mi invia Brugnoni). Quest’ultimo, professore di Medicina Fisica a Londra, ha il merito di introdurre le manipolazioni nella Medicina Fisica ospedaliera. La diagnosi e la terapia sono tipicamente osteopatiche, le radiografie servono solo a ricercare le contro-indicazioni, ma le indicazioni sono ristrette ai disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, mentre l’ Osteopatia di Still era volta a curare tutte le malattie. 

J. Ciriax, (inserire foto di J. Ciriax) suo successore, introduce nuove teorie sull’origine dei disturbi dolorosi vertebrali: questi sarebbero dovuti soprattutto a spostamenti del disco o di menischi articolari. I suoi concetti sono alla base delle teorie di Mc Kenzie.  J. Ciriax sviluppa anche un sistema terapeutico per le patologie dolorose degli arti, basato su manipolazioni, infiltrazioni, deep massage (Medicina Ortopedica). 

3) – Negli anni sessanta alcuni medici, in diversi Paesi europei, hanno   cominciato a porsi il problema di studiare più a fondo questi dolori ed a cercare modelli diagnostici e  terapie più efficaci per risolverli: hanno così trovato  nelle manipolazioni vertebrali con impulso e nel trattamento locale, con infiltrazioni e altre  tecniche, una vantaggiosa,  sia pur non totale, soluzione del problema.

Questa nuova disciplina col nome di Medicina Manuale si è rapidamente diffusa, si sono costituite Società mediche nazionali e nel 1967 una Federazione Internazionale di Medicina Manuale (FIMM), che riunisce tutte le Società nazionali: a seguito di ciò sono si sono moltiplicati gli studi, i corsi e i congressi di Medicina Manuale. 

In Italia un gruppo di medici fisiatri, guidati da Ivano Colombo ed Emilio Radaelli (Neurologo) hanno fondato nel 1967 una Sezione di Medicina Manuale all’interno della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) di cui il nostro gruppo fa parte attivamente dal 1974, attualmente con  funzioni direttive.  

Nel 1997 è stata costituita l’Accademia Italiana di Medicina Manuale (AIMM) che riunisce i medici che hanno frequentato i corsi universitari  all’estero e a partire dal 1995 in Italia, all’Università di Siena e dal 2002 all’Università “La Sapienza” di Roma. 

Questa Società ora fa parte come Sezione di élite della Società Italiana di Medicina Vertebrale, che abbiamo fondato nel 2015. Nel 1967 nasce a Londra la FIMM, Federazione Internazionale di Medicina Manuale, che riunisce tutte le associazioni nazionali.

4) – Ai lavori di Maigne, iniziati nel 1960, si può far risalire il momento di passaggio della Medicina Manuale dall’empirismo alla scienza. Infatti R. Maigne ha alcuni meriti fondamentali:

  • messa a punto di una semeiotica vertebrale chiara e ripetibile per tutti, basata sulla ricerca del dolore (e non su quella di una ipotetica posizione di una vertebra, mai dimostrata) e descrizione di una nuova entità patologica, il Dérangement Douloureux Intervertebrale Mineur, (DDIM) o Painful Minor Intervertebral Dysfunction.
  • ricerca con un metodo semplice ed efficace dei fenomeni metamerici di dolore riferito di origine vertebrale, e descrizione della Sindrome Cellulo-Periosteo-Mialgica (S.C.P.M.) o Sindrome vertebrale neurotrofica.
  • L’apporto di chiarezza diagnostica di questi due elementi ci permette di cogliere la vera origine vertebrale di molti dolori a patogenesi oscura o errata. 
  • Descrizione delle manovre manipolative non in ordine alla supposta lesione che dovrebbero correggere, ma su base cinesiologica obbiettiva.
  • Elaborazione di una regola precisa (Regola del Non Dolore) per eseguire le manipolazioni sulla base della semeiotica anzidetta.
  • Descrizione, sempre su questa base, di numerosi quadri nosologici nuovi e di nuove interpretazioni patogenetiche in tema di dolore vertebrale.
  • Rigorosa osservazione clinica; ricerca anatomo-patologica.
  • Ampia produzione scientifica e ricerca bibliografica accurata, per documentare i fenomeni osservati.

Inoltre R. Maigne inizia a Parigi nell’anno accademico 1970-71 il primo insegnamento universitario Statale della Medicina Manuale con regolare diploma a seguito di esami, insegnamento che si diffonde in numerose università francesi. Egli ritiene che alla base di molta patologia vertebrale vi sia un “Disturbo doloroso Intervertebrale Minore” (D.D.I.M.), cioè una disfunzione dolorosa, benigna, di natura meccanica e riflessa, generalmente reversibile, del segmento mobile vertebrale”. Questo concetto anticipa di almeno 40 anni quello di “Disfunzione dolorosa spinale”, definizione che oggi spiega in modo chiaro la patogenesi di questi  disturbi. 

Sin dall’inizio della nostra attività, sia clinica che didattica, abbiamo seguito con sempre maggior convinzione ed entusiasmo le idee e l’opera di Robert Maigne, che in Italia ha diretto i numerosissimi corsi e partecipato ai numerosi congressi organizzati dalla Sezione di Medicina manuale della SIMFER o dalle nostre Società. Dal 2016 vi sono corsi para-universitari per medici specialisti e medici in formazione specialistica, per lo più in fisiatria, alla “Sapienza” Università di Roma, che da 2022 comprendono anche l’insegnamento dell’Osteopatia nella versione più attuale.   Abbiamo infatti ritenuto, pur restando fedeli alle nostre origini, che il patrimonio culturale dell’Osteopatia presentasse elementi di sicuro interesse per i medici che praticano la Medicina Manuale.